01_Urban Confluence Silicon Valley
The ‘Pillars’ Project is an accessible sculpture/architecture, located in the East Side Area of the Urban Confluence Competition, next to Highway 87. The projection on the ground of the structure is 0.4130 ± acres, its max. length is 368ft and its max. width is 111ft. The most elevated point is the top of the elevator structure (198ft). The name ‘Pillars’ is inspired by the famous photo ‘Pillars of Creation’, taken from Hubble Space Telescope in April 1995 and evoking a sentence used by Charles Spurgeon in a sermon in 1857, “...He (Christ) who created all things, and bears up the pillars of Creation.” The pillar structure of the interstellar cloud in the Eagle Nebula suggested both the megalithic geometry of the construction and its symbolic charge: an iconic and powerful vision which is out of time, majestic for its inverted sense of gravity, massive at its upper end but thin on the ground.
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‘Pillars’ is a space for intimate thought and, at the same time, a panoramic point of view, a place for leisure and relax. The long perimeter of the two upper plazas unfolds without interruptions and allows visitors to self-isolate looking outwards or to socialize using the central spaces. The structure deliberately lacks bars, cafeterias, restaurants, etc. which can be located in other areas of the park. Technically the construction is a big sound damper protecting the urban park, both from the Highway 87 and the traffic caused by the nearby airport. All flooring is made in blue natural soft rubber and the structure in steel, using ship building techniques. Internal sound mufflers and external ship-like paint also enhance acoustic protection.
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The strong physical presence of the structure during the daylight is proposed again during the night through soft scattered lighting, aimed at creating a low density luminous blue/grey bubble, which allows observers to have a perception of the whole object without insisting on details or disturbing the surrounding area. Of course the lighting can be transformed into a more dramatic or spectacular one at the occasion of special events through temporary setting up, projections or by other means.
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The project considers an amount of energy supplied from renewable energy sources on site (photovoltaic energy) higher than the amount of energy used by the Pillars. The glass railings are made with transparent photovoltaic glass (without visible cells) that produce electricity with the properties of the enclosed silicon gel layer. The energy production is 14 Wh/sq. ft., so with the surfaces available in the upper plaza there is a production of approximately 70 kWh. The energy requirement of the structure is 25 kWh (20 kWh elevator + 5 kWh lighting, video and safety systems).
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The building acts as a gigantic acoustic damper, thus guaranteeing visitors the maximum reduction of external noise, especially caused by the nearby Highway 87 and the airplanes flying to and from Mineta San José International Airport (rubber flooring, sound damper paint, sound-absorbing materials, sound mufflers). All the rain water falling onto the two upper plazas (1135 ± sq yds) and washing away along the architecture is collected and conveyed in tanks placed at the base of the pillars and then used for irrigation and nebulization (after adequate treatment and purification in the latter case), in order to create a comfortable microclimate, both at the foot of the structure and on its top.
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Il progetto “Pillars” è una scultura/architettura visitabile, posta nella east side area di concorso della urban confluence (1.5362 ± acres) in direzione della Highway 87. La proiezione a terra della costruzione è di 0.4130 ± acres (1671 ± sqm), lunghezza massima di 368 ft e larghezza massima di 111 ft. L’ altezza della costruzione, considerata nel punto più alto (culmine della struttura dell’ascensore) è di 198 ft. Il nome del progetto “Pillars” è ispirato alla nota fotografia ripresa dal telescopio spaziale Hubble: "Pillas of Creations”, ripresa nell’aprile del 1995 (Jeff Hester e Paul Scowen di Arizona State University erano gli astronomi responsabili) il cui nome è a sua volta ripreso da una frase usata da Charles Spurgeon in un suo sermone del 1857, “… he (Christ) who created all things, and bears up the pillars of creation." La struttura a pilastri della formazione stellare contenuta nella Nebulosa dell’Aquila ha suggerito sia la geometria megalitica della costruzione sia la sua carica simbolica: una visione senza tempo, iconica e potente, maestosa nelle sua inversione del senso di gravità, massiva al culmine ed esile al suolo. Pillars è uno spazio di riflessione personale ed è al contempo un punto di osservazione panoramico, uno spazio per il tempo libero, un luogo di relax. Il lungo perimetro delle due upper plaza si svolge senza interruzioni e da la possibilità al visitatore di isolarsi verso l’esterno come, allo stesso modo, poter socializzare negli spazi centrali. La struttura è volutamente priva di bar, cafeterie, ristoranti etc. che potranno trovare invece posto in altre parti del parco. Tecnicamente la costruzione è un grande smorzatore sonoro a protezione del parco urbano, sia rispetto alla viabilità della Highway 87 sia nei confronti del traffico del vicino aeroporto. Tutte le pavimentazioni sono in gomma morbida naturale colorata di azzurro e la struttura, realizzata in acciaio con tecniche costruttive di tipo navale, ha al suo interno smorzatori acustici e la verniciatura superficiale, sempre di derivazione nautica, è anch’essa finalizzata all’abbattimento acustico. La forte presenza fisica della costruzione durante il giorno è riproposta nelle ore notturne mediante un’illuminazione debole e diffusa, finalizzata alla creazione di una bolla luminosa di bassa intensità di colore grigio/azzurro che consente la percezione dell’oggetto nel suo insieme senza esasperarne i dettagli e senza disturbo per l’ambiente circostante. Chiaramente, in occasione di particolari eventi o iniziative, l’illuminazione potrà essere resa più drammatica o spettacolare con allestimenti temporanei, performance, proiezioni o altro. Tutta l’acqua piovana che si riversa sulle due piazze superiori (superficie di 1135 ± sq yds) e sui pillar per dilavamento, è raccolta e convogliata in serbatoi contenuti alla base dei pilastri ed utilizzata per irrigazione e nebulizzazione (in questo caso dopo adeguato trattamento e depurazione) per la creazione di un microclima confortevole sia ai piedi della struttura che al suo culmine. In questo modo la risorsa naturale per eccellenza, il primo ciclo vitale del sistema terra, quello dell’acqua, ha nella struttura il massimo rispetto e attenzione.